Avvocato, classe ’91, ho conseguito la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università Tor Vergata di Roma con tesi in Diritto Privato. Ho immediatamente iniziato a svolgere la Professione come praticante, fino all’età di 27 anni, quando ho superato l’esame di Stato presso la Corte d’Appello di Roma per l’abilitazione alla professione forense.
Ho sempre esercitato la Professione in maniera stabile e continuativa, con focus principale nei confronti del Diritto Civile e dei rapporti tra privati. Nonostante la mia propensione “civilista” opero in ogni branca del Diritto grazie alla proficua collaborazione con altri Avvocati e Professionisti del settore.
-Che vuol dire “grande avvocato”? Vuol dire avvocato utile ai giudici per aiutarli a decidere secondo giustizia, utile al cliente per aiutarlo a far valere le proprie ragioni. Utile è quell’avvocato che parla lo stretto necessario, che scrive chiaro e conciso, che non ingombra l’udienza colla sua invadente personalità, che non annoia i giudici colla sua prolissità e non li mette in sospetto colla sua sottigliezza: proprio il contrario, dunque, di quello che certo pubblico intende per “grande avvocato”.- Pietro Calamandrei